Fin dal 1300 l’Italia viene identificata come il Bel Paese grazie al suo clima mite, ai suoi paesaggi naturali, alla sua cultura e storia. Quando Dante e Petrarca coniarono questo appellativo la nostra nazione non esisteva ancora politicamente. Il fascino di questa terra “ch’Appennin parte e ‘l mar circonda e l’Alpe” incantava studiosi, scrittori e poeti. Oggi, nonostante le trasformazioni sociali, politiche e culturali che si sono succedute nei secoli, l’Italia non ha perso il suo fascino ed è diventata meta ambitissima di turismo da tutto il mondo, icona di stile e di carattere e fonte di ispirazione. L’Italian Style non è solo moda e design, ma un modo di vivere che va dall’alimentazione alla cura nel vestire, dal senso estetico alla cura dei particolari e che in tutto il mondo è riconosciuto e apprezzato. Tutto il mondo ha, quindi, voglia di Italia.
Una grande voglia di Italia all’estero
Questa “voglia di Italia nel mondo” è stata ben sintetizzata dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che recentemente ha dichiarato:
“Nel mondo registriamo una grande domanda di Italia. Di arte, di cultura, di stile, di moda, di gusto. Persino di lingua italiana. È quindi fondamentale moltiplicare l’impegno, a tutti i livelli, per soddisfare questa richiesta, sapendo che il successo arriverà nella misura in cui sapremo, nel nostro Paese e all’estero, fare sistema e migliorare sempre di più i nostri prodotti, le nostre idee, le nostre intuizioni. Il valore del prodotto italiano, l’attenzione alla qualità e bellezza, costituiscono un patrimonio, risultato della nostra storia e della nostra civiltà, che abbiamo il dovere di mettere a frutto, costituendo una positiva eredità per i nostri giovani”.
Ed è proprio questo patrimonio di qualità e bellezza che abbiamo storicamente saputo coniugare in tutti gli ambiti della nostra vita economica, sociale e culturale, che ci viene riconosciuto da tutti come tratto distintivo, a spiegare questa grande voglia di Italia all’estero.
Gli emigrati: portatori sani dell’Italianità
Da sempre le eccellenze italiane che hanno dimostrato il loro valore nel mondo sono testimoni della nostra qualità e voci della nostra fiducia nel futuro. A esse aggiungiamo il grandissimo lavoro di testimonianza dei nostri emigrati, le nostre prime eccellenze, che hanno permesso il radicarsi delle nostre comunità e la diffusione della nostra cultura. Alcuni si sono trasferiti all’estero per motivi di studio, alcuni per lavoro, altri alla ricerca di un cambiamento radicale. Tutti, però, sono portatori sani del nostro stile di vita e ambasciatori del nostro Paese. Ci piace pensare alla pizza, prodotto cult della gastronomia italiana e gioiello della tradizione culinaria partenopea, famosa in tutto il mondo principalmente per merito della sua prelibatezza, ma conosciuta e apprezzata grazie al lavoro di tutti i pizzaioli italiani in ogni angolo del globo.
Qualità e bellezza, esportate ed esaltate oltre che dalla storia anche dagli italiani sparsi per il pianeta, spiegano in modo esemplare e quasi esaustivo la grande voglia di Italia e italianità che c’è nel mondo e fanno capire perché, nonostante gli italiani rappresentino una percentuale molto esigua della popolazione mondiale, la lingua italiana sia molto studiata all’estero ed è la seconda lingua più utilizzata nel mondo nelle insegne pubblicitarie.
Boom di turisti nel Paese con 55 siti UNESCO
Il nuovo clamoroso boom di presenze di turisti stranieri nel Bel Paese ne è un’ulteriore conferma, in quanto l’Italia, grazie ai suoi 55 siti Unesco, è il primo paese per disponibilità di patrimonio artistico-culturale.
Ma come non parlare di moda, cucina e musica, presenti in modo pervasivo in ogni parte del mondo? Anche se spesso snobbata in casa, la nostra canzone è molto conosciuta e apprezzata oltre confine, basti pensare che Pavarotti e Bocelli insieme hanno totalizzato 190 milioni di vendite dei loro dischi.